OLTRE 300.000 FIRME DIGITALI.
IL PROFILO DI CHI HA FIRMATO ONLINE: GIOVANI DONNE

  • La maggior parte delle firme digitali arriva da donne tra i 18 e i 35 anni
  • Emilia Romagna, Sardegna e Lombardia le regioni con più firme per abitanti
  • Firme provenienti dal 92% dei comuni italiani

15 settembre 2021 – Delle oltre 900.000 firme totali raccolte ad oggi per il Referendum
Eutanasia Legale, sono oltre 300.000 quelle raccolte online, tramite spid o carta d’identità
elettronica. La conquista storica della firma digitale per sottoscrivere online referendum e leggi
di iniziativa popolare ha infatti allargato la platea di aderenti alla campagna, consolidando il
risultato delle oltre 600.000 firme cartacee raccolte fisicamente ai tavoli.

Nello specifico, dei primi 318.500 firmatari online sul Referendum Eutanasia Legale il 59% è
rappresentato da donne (186,435), mentre il 41% da uomini (132,144). In particolare, sono
per la maggior parte le giovani donne ad aver firmato online: il 65% delle firmatarie ha infatti
tra i 18 e i 35 anni. Il 15% ha tra i 36 e i 45 anni, il 10% da 46 a 55 anni, l’8% da 56 a 65 anni
e solo il 3% ha più di 65 anni.

Per quanto riguarda la provenienza geografica delle firme, il 56% proviene dal Nord (33% da
Nord Ovest e 23% da Nord Est), il 28% dal Centro e il 16% dal Sud.
Le regioni con più firme rispetto al numero di abitanti sono: Emilia Romagna (83 firme ogni
10.00 abitanti), Sardegna (72) e Lombardia (70), seguite da Toscana (67), Lazio (63),
Piemonte (62), Valle d’Aosta (62), Liguria (56), Friuli-Venezia Giulia (54) e Veneto (52).
I 318.500 firmatari totali risultano residenti in 7.278 comuni diversi pari al 92% dei comuni
italiani.

I primi comuni (con più di 250.000 abitanti) per numero firmatari rispetto alla popolazione sono
Bologna (con 16 firme ogni 1000 abitanti), Milano (13), Firenze (11), Torino (9), Verona (8),
Roma (8), Genova (7), Venezia (7), Bari (5), Palermo (4).

L’eliminazione delle barriere fisiche e degli ostacoli burocratici che gravano sulle firme
cartacee ha fatto venire alla luce – con la sottoscrizione online- una realtà sociale finora
sconosciuta”, ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere Associazione Luca Coscioni, “La
voglia di partecipazione democratica è sentita soprattutto dalle giovani donne, che sono le
prime a mobilitarsi su temi che riguardano direttamente la vita di ciascuno.  Il cliché dei giovani
disinteressati alla politica riguarda semmai la politica politicante dei partiti (non a caso
nessuno dei grossi partiti italiani ha preso posizione sui referendum), ma non la politica che
cerca di dare risposte concrete ai problemi. Come Associazione Luca Coscioni siamo fieri di
aver innescato questa lenta e pacifica rivoluzione democratica con i referendum Eutanasia
legale e Cannabis legale, siamo grati a Mario Staderini per aver avviato all’ONU la denuncia
dell’Italia per l’inaccessibilità dei referendum e lanciato la soluzione della firma digitale, a
Marco Gentili per averla portata sul tavolo del Ministro Colao e del Parlamento e a Riccardo
Magi per l’emendamento approvato. È stato un lavoro di squadra che ha realizzato un riforma
strutturale per la democrazia italiana, che sarà a questo punto a disposizione di qualsiasi altra
iniziativa di partecipazione popolare”.

I Dati